A un’ora di macchina da Parigi c’è l’unica residenza di caccia a essere stata abitata da tutti i governanti francesi dal XII al IXX secolo.
Non si tratta della reggia di Versailles, ma il Castello di Fontainebleau, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1981 e descritto da Napoleone come “la vera dimora dei re”. Che l’Imperatore fosse rimasto affascinato dai suoi appartamenti privati e dal museo a lui dedicato è certo, ma una grande parte devono averla giocata i 28.000 ettari di querce, faggi e pini del parco di caccia, popolato da cervi, cinghiali e conigli.
La Foresta di Fontainbleau e l’Impressionismo
Abituata ad essere attraversata con regolarità dai regnanti e dalla loro corte durante le avvincenti partite di caccia, verso la fine del XVIII secolo la Foresta di Fontainebleau diventa meta di tanti impressionisti pronti a realizzare i loro primi studi en plein air, rendendola in poco tempo un vero e proprio laboratorio naturale.
Si vocifera che la Foresta di Fontainebleau sia un luogo magico, sintesi di tutte le foreste, immaginarie e reali. La varietà del suo paesaggio fa sì che passeggiandoci si passi rapidamente dal buio del bosco alle luminose distese di sabbia, da un paesaggio roccioso ad un bellissimo stagno argentato. È per questo motivo che nel 1865 vi giunge anche Monet.
Monet e la Foresta di Fontainbleau
Nella Foresta di Fontainebleau l’artista comincia a dipingere e ambienta La Colazione sull’erba, opera che diventerà il manifesto della vita moderna.
Con quest’opera Monet voleva omaggiare l’amico Edouard Manet, la cui La Colazione sull’erba era stata molto criticata durante il Salon des Refusés di due anni prima.
Purtroppo però, non avendo soldi per pagare l’affitto, Monet decide di saldare il debito nei confronti dell’affittacamere regalandogli proprio la sua La Colazione sull’erba. L’ignaro proprietario conserva l’opera avvolta in cantina e quando, nel 1884, Monet la ricompra la tela è ormai ammuffita.
La Foresta di Fontainbleau oggi
Il triste destino dell’opera, ora conservata al Museo d’Orsay di Parigi, non ha coinvolto la foresta di Fontainebleau. La magica foresta oggi è un’oasi di pace per gli amanti della natura. Con i suoi 300 chilometri di sentieri segnalati, è una destinazione popolare per escursionisti e appassionati di mountain bike, equitazione, jogging e arrampicata.
Oltre ad offrire molte attività all’aria aperta, la foresta di Fontainebleau è piena di curiosità naturali, tra cui le gole del Franchard, le formazioni rocciose dell’Apremont, il deserto, la Croce del Calvario e le colline La Solle.
Come arrivare alla Foresta di Fontainbleau?
Fontainbleau è facilmente raggiungibile in macchina da qualsiasi città e in treno da Gare de Paris Lyon – fermata Thomery.
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Photo credit: @joehartphoto